Saremo contenti di segnalare ai nostri ospiti gli angoli più nascosti e caratteristici del nostro territorio, le tante attrattive spesso … e per fortuna …sconosciute anche alle guide turistiche più attente. In ogni caso… solo per citarne alcuni….
Itinerari senza spostarsi con la macchina
Dolceacqua: Basta il Ponte Romanico di 33 metri ed il Castello dei Doria per rimanere incantati dal nucleo più antico. Molte le passeggiate, i monumenti ed i luoghi di interessi nei dintorni e le attività commerciali del principale paese di fondovalle attraversato dal torrente Nervia. Mercati biologici ogni ultima domenica dei mesi oltre a mercati di piccolo antiquariato. Da assaggiare anche il dolce tipico, la Michetta. E’ il luogo che dà il suo nome al nostro vino, il Rossese, la DOC con il territorio più contenuto d’Italia. Da non perdere i “fuochi”, evento pirotecnico curato con musiche e luci e una voce narrante mentre si accendono, coordinati, fuochi d’artificio multicolori enfatizzati dall’oscuramento dei lampioni pubblici. Un evento molto seguito il primo sabato dopo ferragosto.
NEGLI IMMEDIATI PRESSI
Perinaldo. Alto, panoramico su un crinale affacciato sul mare. E’ il luogo che ha dato i natali a Giandomenico Cassini, Astronomo pressochè contemporaneo di Galileo Galilei, scopritore dei satelliti di Giove, riscopritore della longitudine tano cara ai naviganti e realizzatore della grande meridiana all’interno della Basilica di S Petronio a Bologna. Interessante museo e osservazione periodica guidata del cielo. Suggestive le mille piazzette e la festa della musica che le anima d’estate.
Rocchetta Nervina: laghetti e montagne. Paese di fondovalle ricco di acqua, ponti, antichi canali è preceduto , più a monte, da laghetti di rara bellezza, raggiungibili a piedi e balneabili d’estate, incassati tra enormi rocce (il toponimo la dice lunga sulla conformazione di questi luoghi). Porta del Parco delle Alpi Liguri.
Isolabona: classico paese di fondovalle con i ruderi del castello ed un centro storico recentemente ristrutturato ed una delle più belle e antiche fontane, ottagonale, del 1486 tuttora attiva e dall’acqua fresca, abbondante e limpidissima. Il paese è alla confluenza tra due fiumi che ne delimitano il vecchio centro storico e ne alimentavano i numerosi mulini. Molto interessante, a dicembre, la fiera degli antichi mestieri e il dolce tipico, la cubaita, nocciole e miele avvolte tra due grandi ostie
Apricale: Il borgo con gli Statuti più antico della Liguria, il Castello, un centro storico che non ha mai visto le auto. E’ stato riconosciuto Borgo più bello d’Italia nel 2008 ed è anche bandiera arancione del Touring. Nella sua lunga storia si intersecano lotte con i Grimaldi di Monte Carlo, La storia della Contessa, compagna del fratello dello Zar di Russia Nicola II e perfino la non provata, ma avvincente storia di John Martin (omonimo e contemporaneo di Giovanni Martini) trombettiere sopravvissuto all’ultima battaglia del generale Custer. Un dolce tipico: panzarole e zabaglione. Sul suo territorio due importanti tombe dell’età del ferro e numerose chiese e frantoi (ne contava ben sette)
Pigna: le terme, ma non solo. Un grande centro storico, una spettacolare piazza con ancora i segni del castello. Un complesso medioevale intatto intorno alla chiesa e al campanile di pietra. L’acqua solforosa era consciuta già al tempo dei romani e recentemente è stata nuovamente captata nella nuova grande moderna struttura.
La graziosa frazione di Buggio, tra il verde dei castagni, al capolinea della strada. Laghetti, boschi di castagni, antichi frantoio, case di pietra ne caratterizzano il paesaggio.
Castelvittorio, borgo che domina Pigna, ma da questa storicamente divisa fino a due secoli fa. Circondata di grandi boschi di castagni mantiene l’antica forma del borgo medievale fortificato. Il Turtun, torta a base di farina di castagne, la sua specialità. Per escursionisti raggiungibile dal colle langa il Colle Melosa, il monte ceppo, il Monte Toraggio ed il Monte pietravecchia col sentiero degli alpini scavato nella viva roccia
Bajardo, 900 mslm paese di Celti in mezzo ai Liguri. La fontana vecchia e il ricordo del terremoto del 1889, acqua e aria buona a due passi dal Monte Bignone. La frazione Berzi.
Unico borgo di Celti in mezzo alle popolazioni liguri. Ne rimangono gli echi in alcune credenze popolari. La parte alta, completamente danneggiata dal terribile terremoto del 1889 è stata oggetto di un restauro conservativo molto attento che ne fanno un suggestivo.
Escursioni: Alta Via dei Monti Liguri
Per escursionisti, ma non solo. Da Ventimiglia, città di confine, parte un antico intinerario che percorreva tutte le montagne della Liguria
Verso il Confine: Ventimiglia con il grande centro storico ed il grande mercato ogni venerdi, il Forte dell’Annuziata, forse legato al Corsaro Nero,, i meravigliosi Giardini Hambury , 18 ettari di parco tra i più belli d’Italia a pochi chilometri dal confine. Il contatto con il mar Ligure.
Un po’ più in là, ma in giornata
La Val Roja, valle suggestiva che partendo da Ventimiglia e raggiungendo Airole (con possibilità di deviare per Olivetta San Michele) è attraversata dal confine Francese dove si trovano i borghi di Tenda, Saorge con deviazioni possibili a, la Brigue, Piene Haute, Sospel, Peira Cava , L’Authion, Luceram
La Val Verbone: la terra del poeta Biamonti, muri a secco, chiese, borghi da scoprire a piedi… Con un pò di fiato. La ginestra fiorita e la mimosa imprimono nella stagione giusta un intensa macchia cromatica al paesaggio.
La Valle Argentina. Divisa in due parti: La parte bassa con gli abitati di Taggia, epicentro del monastero dei Benedettini che vi risiedevano fino a tempi molto recenti e che hanno diffuso l’ulivo di cultivar taggiasca in tutto il territorio della provincia nel 1600 arricchendone il territorio e l’agricoltura. Badalucco e Montalto con deviazione a Carpasio (museo dei partigiani). Più in su Molini di Triora e Triora, famoso per il processo alle streghe che con le sue frazioni raggiungeva un tempo i settemila abitanti. L’altissimo ponte di Loreto introduce all’altissima valle con le meravigliose frazioni di Verdeggia e Realdo e con l’eco della Civiltà Brigasca, antichissima e collegata con Briga (val Roja), mentre dall’alto chiude l’anfiteatro di montagna il mote Saccarello , il più alto della Liguria (2200 mslm).
Oltre confine, ma non troppo
Mentone, la porta della Francia e della Costa Azzurra, Montecarlo, celeberrima capitale del gioco e del lusso, ma che conserva anche importanti tracce del periodo liberty … O del frastuono della formula uno … a seconda dei gusti.
St-Agnes, Castillon, Gorbio, Eze Village, alcuni splendidi borghi nei paraggi, raggiungibili in giornata, che meritano una visita.
Tanti, tantissimi luoghi concentrati in un territorio unico, su cui siamo pronti a fornirvi ogni suggerimento e scambiare qualche impressione al vostro ritorno.