Un’agricoltura alternativa possibile: oltre il biologico

 

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L’attuale periodo che vede un mondo in difficoltà, dove saltano certezze e sembra smarrita la direzione da intraprendere, può essere visto anche da altre angolature. Viviamo infatti un momento storico improvvisamente privo di precisi indirizzi dove si aprono nuovi spazi e per questo diviene anche un periodo interessante se si sanno cogliere, al di sotto del frastuono generale di chi insiste sulla temporaneità della crisi, molte nuove dinamiche che si stanno affacciando accanto a quel che resta della vecchia mentalità speculativo-affaristica.

Un richiamo forte della terra, sulla giusta alimentazione, sui corretti ritmi del vivere, rifiutando una corsa senza scopo e senza senso, il raggiungimento di obiettivi tangibili, visibili, palpabili cresce qua e la nella sensibilità delle persone.

Il ritrovarsi, confrontarsi, scambiarsi esperienze, il gustare prodotti genuini e prodotti in modo ancora artigianale, nelle giuste quantità, con il lavoro sostenibile, ricreando un legame tra i luoghi, le tradizioni produttive agricole, i sapori strettamente legati alla stagione, la scoperta dei luoghi, dei dintorni, delle perle nascoste storico naturalistiche.

imagesE tutto questo con i ritmi giusti, senza correre, visitando magari meno, ma assaporando di più e meglio: la chiave ottimale per rivedere il nostro rapporto con il mondo dove trovano spazio anche le pause, le riflessioni, le passeggiate, il gusto di un buon libro, di una conversazione, di un attenzione a quanto ancora intorno a noi è rimasto fortunatamente incontaminato e meritevole di essere valorizzato e riscoperto.

Se tutto questo comporta un ridimensionamento dell'”avere” questo si traduce in maggiori soddisfazione nell'”essere”, nel riuscire a diminuire la “felicità per la quantità” a vantaggio delle poche cose di qualità, con un quotidiano più armonico verso tutto ciò che ci circonda, persone, animali, piante e luoghi.

Il paesaggio è lo sfondo nel quale ci muoviamo, è una sorta di colonna sonora visiva delle nostra esperienza, come lo è la bella musica che fissa più intensamente attimi importanti della nostra vita.

Il viaggiatore, il villeggiante, la persona che ha necessità di …”staccare” deve avere la possibilità di tuffarsi letteralmente in un paesaggio diverso, arcaico, a volte aspro che costituisce questo estremo lembo di territorio, stretto tra le montagne alpine ed un mare profondo, tra colline antiche, ancora costellate di muri a secco che lo caratterizzano grazie ad uno sforzo millenario ed imponente dei suoi abitanti, che regala una flora spontanea assai variegata e di primordine e infiniti intinerari a raggiera dove in un solo giorno possono essere visitate e scoperte tantissime mete (clicca qui per scoprire le passeggiate consigliate ).

manciata di olive taggiasche

Al termine della giornata il viaggiatore potrà, se lo vorrà, fermarsi a riposare gustando senza fretta qualche piatto della cucina locale, preparata, oltre che nella tradizione, con cura ai profumi e agli aromi di una terra ricchissima in modo spontaneo di moltissime erbe aromatiche, a seconda della stagione e naturalmente conditi con olio extravergine di oliva spremuto a freddo e componente essenziale della cucina mediterranea.

Riavvicinarsi alla terra, riscoprire i ritmi naturali ed i cicli stagionali, promuovere prodotti genuini collegati alla tradizione del territorio (presto accompagnato anche dall’ospitalità) costituiscono quindi il nostro obiettivo da condividere con Voi.

Azienda iscritta a associazione biodinamica

Per saperne di più

librocontadinixsceltafoto

Contadini per scelta; esperienze e racconti di nuova agricoltura

Giuseppe Canale, Massimo Ceriani, Jaca Book

inuovicontadini

I Nuovi Contadini. Le campagne e le risposte alla globalizzazione

Jan Douwe van der Ploeg, Donzelli Editore

La Pietra a Secco – edito dalla Provincia di Imperia e Regione Liguria

Atti del V convegno internazionale sulle opere in pietra a secco, 23-27 ottobre 1996

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